Custodi? No, AniMotori! Il vero animatore del condominio.
Tra piantine di basilico condominiali e nuovi servizi ai condomini, Francesco e Maurizio raccontano i mesi di lockdown.
Negli ultimi decenni sono cambiate le abitudini delle famiglie e con esse anche il ruolo dei custodi all’interno dei condomini. Per questo CCL e SSA hanno organizzato un corso di formazione innovativo che affronta temi di psicologia e di gestione del rapporto con i condomini, di sicurezza e di aspetti legali, rivolto a custodi e agli addetti alle pulizie. La quotidianità di molte famiglie, soprattutto in questo momento storico, è cambiata in maniera repentina e radicale, accrescendo il tempo che si trascorre in casa. Allo stesso modo è cambiata l’accezione data al ruolo del custode, che si è evoluta rimanendo però fondamentale: il riferimento per le esigenze condominiali, l’intermediario nei rapporti con l’amministratore e un aiuto concreto e immediato.
Il ciclo di incontri del corso si formazione è iniziato nel mese di aprile ed è proseguito fino alle prime settimane di giugno 2020. Tra i protagonisti spiccano Francesco che lavora come custode e addetto alle pulizie da 8 anni nel condominio di via Ugo Tognazzi 15, che conta un totale di 180 alloggi abitati in maggioranza da famiglie. Conserva gli appunti del corso in portineria e ha impresse nella mente alcune parole chiave emerse durante gli incontri con la psicologa.
“Assertività, feedback da parte dei condomini, controllo dello stress: dietro a queste parole si racchiude il modo di relazionarsi con le persone quotidianamente, soprattutto quando svolgi una professione come la mia, quella del custode, e le metti in pratica ogni giorno.”
Del periodo di lockdown dei mesi di marzo e aprile Francesco ricorda un’aria di nervosismo e di tensione, la sua portineria transennata con un tavolo posto esternamente per il deposito e la sanificazione della posta e dei pacchi. Avvisi affissi in bacheca per ricordare ai condomini le giuste misure di contenimento del contagio (tutte precauzioni che continua ad attuare anche ora).
“Soprattutto all’inizio è stato difficile far capire alle persone di dover rispettare le distanze di sicurezza, di non entrare in portineria, ma soprattutto di dover tenere la mascherina nei luoghi comuni del condominio. Il nostro compito è anche quello di ‘educare’ le famiglie, dai grandi che vanno a buttare la spazzatura o vengono a ritirare un pacco senza indossare la mascherina, ai più piccoli che giocano sotto il portico o in cortile.”
Del corso sta mettendo in pratica un esercizio che ritiene, oltre che divertente e stimolante, anche molto utile, quello di pensare come poter aumentare i servizi offerti al condominio.
“È capitato spesso che uno dei condomini rimanesse a piedi con la batteria della macchina o del motorino a terra e che venisse a chiedermi aiuto. Così ho pensato di portarmi il booster per riavviare il motore e ho deciso di tenerlo a portata di mano in portineria per ogni esigenza.”
Anche Maurizio ha partecipato al corso. Il condominio di via Fratelli Zoia, dove lavora come custode e addetto alle pulizie da 6 anni, include 95 alloggi, in prevalenza famiglie con bambini, ma anche condomini più anziani nelle soluzioni in affitto, e le Zoia Officine Creative. Quest’ultima è costituita da 5 laboratori, – uno studio di architettura, una bottega di un liutaio, un laboratorio di scenografie, costumi e stampa e un laboratorio dove un ex socio della cooperativa in pensione insegna come aggiustare in maniera autonoma la propria bicicletta – risultato di un concorso aperto nel 2013 a lavoratori del mondo dell’arte, artigiani e creativi, a cui è stato concesso un affitto calmierato per tenere attività utili e funzionali per i condomini e gli abitanti del quartiere.
“Insieme alla dirigenza abbiamo pensato di coltivare una piantina di basilico in portineria e di lasciarla a disposizione dell’intero condominio. È stata un’idea molto apprezzata: vedo diversi dei miei condomini che scendono a prendere qualche fogliolina per condire il sugo o i pomodori. Una degli aspetti che durante il corso abbiamo maggiormente trattato è la nostra figura come Animotore, è un terminehe ben rappresenta il nostro ruolo, siamo l’anima e il motore del condominio. Il custode anima ed è sempre al servizio della comunità di cui si occupa. Tutto questo si è rafforzato soprattutto durante il periodo di lockdown ed è così anche ora.”