Continua il viaggio di “INSIEMI”, il progetto di CCL per riscoprire i “quantieri” di Milano. Prossima fermata: Zoia.

A pochi passi dallo Stadio Meazza, circondato da tre dei “polmoni verdi” si trova Quarto Cagnino, storico quartiere nella periferia ovest di Milano. Nato come borgo agricolo, Quarto Cagnino ha subito una forte trasformazione a partire dagli anni Settanta, diventando dimora per i lavoratori delle limitrofe fabbriche ora dismessse.
È proprio tra le vie di questo “quantiere” che parte il secondo appuntamento di “INSIEMI”, il progetto multimediale ideato dal Consorzio Cooperative Lavoratori (CCL) che comprende un podcast e una pubblicazione ebook, inaugurato lo scorso febbraio. L’obiettivo? Far conoscere sei quartieri della città – Lambrate, Stadera, Ticinese, Zoia, Columella e Argelati – attraverso le storie di chi lavora per riqualificarli e di chi li vive quotidianamente.
Da Lambrate ci si sposta quindi a Quarto Cagnino in via Fratelli Zoia, dove nel 2010 ha avuto inizio la serie di interventi edilizi di CCL, che ha portato alla costruzione di un progetto in social housing di 90 alloggi in proprietà, affitto a canone convenzionato e a canone sociale, una piazza nuova interessata da un progetto di colorazione partecipata nel 2019 nell’ambito di Piazze Paerte, oltre alla creazione di spazi. Delle officine creative, spazi concessi tramite concorso a realtà artigianali, culturali e creative che promuovono attività per abitanti e quartiere. Così come ha ricordato Federica Verona, coordinatrice del progetto: “Zoia è stata l’occasione per mettere insieme persone con possibilità economiche molto diverse tra loro, dando a tutti la stessa soluzione progettuale. Le case dell’affitto sociale sono identiche a quelle della proprietà. Sono convinta che alle persone fragili vadano offerte occasioni di riscatto se non si vuole che lo stigma della povertà resti loro addosso per sempre”.
Nel corso dei sessanta minuti che compongono i due podcast di “INSIEMI” dedicati all’intervento edilizio e al quartiere, dal titolo “ZOIA, l’architettura delle relazioni”, sono molte le voci che si alternano nel racconto quelle dei progettisti e dei tecnici, come Luca Mangoni e Vincenzo Gaglio, a quelle degli abitanti, Luca Santarelli pilota aereo. Non manca la testimonianza diretta degli artigiani che lavorano nei laboratori ZOC (Zoia Officine Creative), dei veri e propri incubatori di imprese e di professioni creative. Tra coloro che condividono la loro esperienza, Maria Barbara De Marco, titolare del laboratorio sartoriale Lelabò e il liutaio Luciano Garofano.
Se la prima delle due puntate racconta le sfide del costruire una comunità e del tutelare la dignità dei suoi membri, la seconda da spazio ai frequentatori e ai residenti del Progetto Zoia e del suo quartiere, un quartiere da scoprire dove ogni anno avviene La lusireola, lo spettacolo delle lucciole che, a cavallo fra maggio e giugno, illumina le strade ad appena qualche metro da Zoia.
Buon ascolto e buona lettura!