Borgo Porretta. La ricchezza di un piccolo borgo a 10 minuti dal centro
Lavori in corso all’ingresso del Parco Verga, in prossimità del vecchio Borgo Porretta, accanto alla Bovisa (stazione metropolitana Certosa). Qui la cooperativa Solidarnosc Borgo Porretta sta costruendo circa 70 alloggi inseriti in due edifici di 3 e 4 piani, affacciati su 200.000 mq di verde pubblico, progettato dallo Studio Armstrong Bell Landscape Design e in parte già attrezzato con aree gioco per bambini, attrezzature sportive, sentieri e piccoli giardini fioriti racchiusi da siepi. L’area dell’intervento è inserita nel Piano Parco, il Piano di Riqualificazione Urbana già approvato dall’amministrazione comunale di Milano che completerà il nuovo quartiere residenziale di via Palizzi con la costruzione di una caserma dei carabinieri a cavallo, un centro servizi e una nuova chiesa. La consegna dell’iniziativa di Borgo Porretta è prevista per l’inizio 2015. Gli alloggi sono assegnati dalla cooperativa in piena proprietà, al costo medio di 2.350 euro/mq comprensivi dei costi per “allacciamenti” e pratiche mutuo. Il costo previsto del box standard è di euro 23.000 (IVA esclusa).
All’interno del quartiere è in attività l’Associazione di promozione sociale Parco Certosa (www.parcocertosa.it) che promuove iniziative a favore dei residenti e informa su servizi ed eventi della zona. Dall’altra parte il progetto gode della dimensione comunitaria del vecchio Borgo Porretta e di Quarto Oggiaro, quartiere nato negli anni ’60, che oggi mantiene la sua anima popolare, l’apertura multiculturale e una nuova, viva, vita sociale animata da un ricco tessuto associazionistico. “Dopo decenni di abbandono sono stati attivati diversi progetti di riqualificazione”, spiega Giambattista Armelloni, presidente di Acli Lombardia, capofila del progetto “Piazzetta Capuana Agorà”, creato con le associazioni Civitas e Con Voi Onlus, in co-progettazione con il Comune di Milano in parte avvalendosi dei fondi del Piano Infanzia e Adolescenza. “Cuore dell’intervento, attivato nel 2010 e oggi in via di rinnovo, è la piazzetta Capuana – spiega Armelloni – importante luogo di incontro del quartiere che ha conosciuto nei decenni un graduale abbandono. Qui è stata creato lo spazio Agorà. Il Comune di Milano e la neonata all’ATS (Associazione Temporanea di Scopo) creata dalle nostre associazioni ha riaperto gli spazi un tempo gestiti dall’ASL trasformandoli in un punto di riferimento per il quartiere, offrendo servizi per la popolazioni più fragile, ma anche un luogo di relazione. Accanto al segretariato sociale, è stato attivato il progetto “Orso Bruno”, uno spazio di incontro e sostegno alla genitorialità per famiglie con bambini da 0 a 3 anni, lo sportello educativo per i ragazzi con attività di doposcuola, uno sportello di patronato sull’immigrazione, un servizio di accompagnamento per gli anziani del quartiere, un Gruppo di Acquisto Solidale e Risparmio familiare, e, ancora, piccoli orti urbani.
Sono nate quindi soprattutto relazioni, fiducia, voglia di riscatto che hanno cambiato il volto della piazzetta e non solo grazie al nuovo arredo urbano. Per Acli il progetto ha significato dare vita a nuovi modi di concepire la propria missione, investendo sulla fragilità sociale, ridando senso al proprio essere associazione cattolica e associazione di lavoratori”. Un paziente lavoro di tessitura di socialità, integrazione e coesione sociale che rinnova anche l’immagine del quartiere, rimettendo al centro le persone, le famiglie e i gruppi.